Palombara Sabina – San Nicola – Castiglione

Suggestivo percorso ad anello non impegnativo tra natura e archeologia che parte e finisce a Palombara Sabina  passando per il rudere del Convento di San Nicola e le rovine del “Castrum” di Castiglione. E’ richiesta solo un pizzico di attenzione alla segnaletica nella parte finale del bosco. Passeggiando comodamente si può completare l’anello in circa 5 ore

Lasciamo l’auto nel parcheggio del grande impianto sportivo con il campo da calcio  che si scorge sulla destra non appena arrivati a Palombara Sabina venendo da Roma. Si torna indietro per un piccolo tratto di strada e in corrispondenza di una palazzina verde si gira a sinistra verso il sentiero n° 319. Si percorre circa un km tra uliveti e vigneti fino a raggiungere un’evidente piega a destra del percorso che passa in mezzo ad alcuni villini.

Dopo circa 800 mt il sentiero che somiglia sempre di più a una carrareccia prende a sinistra verso una salita più ripida lunga circa 500 mt. Più o meno a metà della salita scorgiamo sulla nostra sinistra un evidente cancello verde con possibilità di passaggio a piedi laterale. Entriamo e proseguiamo dritti per giungere alle suggestive rovine del Convento di San Nicola.

L’area interna è stata purtroppo chiusa al pubblico per l’eccessiva instabilità delle strutture rimanenti ma da fuori riusciamo lo stesso a scorgere la corte del vecchio edificio immersa nella natura. Aggirando il convento troviamo anche un area panoramica adatta una breve pausa prima di proseguire.

Tornando sul sentiero 319 si continua a salire fino a un cartello in legno del parco, da li giriamo a sinistra evitando la strada sterrata carrabile che scende a destra seguendo sempre lo stesso sentiero su carrareccia in salita. Dopo circa 200 mt superiamo una staccionata in legno e giriamo a sinistra abbandonando il sentiero 319 per prendere il 319A: Evidente passaggio su terreno roccioso in mezzo a un bellissimo bosco misto dove si possono ammirare esemplari di acero , leccio e carpino nero.

Lungo questo tratto ben delineato naturalmente e da segnaletica bianco-rossa, si incontrano spesso delle nicchie di cemento che servivano per le valvole idriche di una conduttura d’acqua. A circa 600 mt si arriva ad uno slargo con un vecchio fontanile non in funzione.

Dopo altri 600 mt e un’ultima salita su terreno roccioso si comincia a scendere sempre nel bosco a zig zag in un punto in cui il sentiero è poco visibile e i meno esperti potrebbero avere problemi di orientamento. Occorre solamente prestare un pochino di attenzione in più ai segni sugli alberi e sulle rocce. Nel caso in cui la segnaletica venga momentaneamente persa di vista, servirsi di GPS, bussola e carta escursionistica può aiutarci a ritrovare velocemente il nostro sentiero.

Si esce dal bosco passando oltre una staccionata in legno dopodichè si gira a destra per qualche metro e poi di nuovo a sinistra in corrispondenza di un cartello in legno del parco. Inizia un sentiero in salita arricchito da alcune recenti sculture in pietra sulla nostra destra e che offre sulla sinistra e alle nostre spalle un panorama mozzafiato su Palombara Sabina.

Alla fine del sentiero ci troviamo di fronte alle mura di Castiglione. I resti dell’antica villa Romana adibita successivamente a insediamento medievale, sono visitabili anche all’interno e offrono ottimi spunti fotografici panoramici e storici.

Lasciamo Castiglione alle nostre spalle ripercorrendo lo stesso sentiero dell’andata fino alla strada principale carrabile di fronte all’uscita dal bosco, scendiamo a destra superando un monumento in pietra e imboccando il sentiero n° 318 verso Palombara Sabina.

Galleria Fotografica

 

Dettagli escursione

  • Difficoltà: “E”
  • Guida escursionistica: Monte Catillo-Monti Lucretili-Monti Navegna e Cerva (ed. Il Lupo)
  • Carta escursionistica: M. Catillo – Monti Lucretili – Navegna e Cerva 1:25000 (ed. Il Lupo)
  • Approvvigionamento Idrico: Nonostante indicazioni sulla carta dei sentieri, assente.

Tracciato Google Maps

Scarica traccia per il tuo dispositivo GPS

 

Un commento:

  1. Ciao,
    grazie 1000 per questo itinerario che ha consentito a me ed a mia moglie di riprendere dopo un po’ di anni l’abitudine della camminate in montagna che avevamo perso dopo esserci trasferiti a Roma dal Piemonte.
    La nascita di nostra figlia e il fatto di non conoscere le montagne del Lazio ci ha un po’ allontanato dal piacere delle camminate nella natura, ma con l’aiuto delle informazioni di questo sito sicuramente riprenderemo, anche per trasferire la passione a nostra figlia (anche se ancora piccola).
    La descrizione del percorso è perfetta, anche se ci siamo persi il Convento, per distrazione e stanchezza, dovuta alla non abitudine alla salita.
    Segnalo solo che svoltando a sinistra per prendere il percorso 319A il sentiero è sbarrato da una recisione chiusa e contornata da filo spinato lungo tutta l’area. C’è venuto qualche dubbio ma per seguire il sentiero era evidente che bisognasse superare lo steccato, cosa che abbiamo fatto.
    Anche in discesa abbiamo avuto pochi problemi: i segni mi sembra che siano stati ridisegnati sugli alberi (quelli sulle pietre sono quasi scomparsi) e comunque con la traccia GPS è difficile perdersi.

    Grazie ancora
    Graziano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *